Dolci Storie in Barattolo

Dalla cucina del Casa Circondariale, nascono nuove dolci storie di riscatto

Piccoli vasetti, ingredienti di qualità e mani che costruiscono un nuovo futuro

Relazione, rinascita e rieducazione

Un ingrediente speciale nel percorso rieducativo di ogni persona in casa circondariale è la relazione.
Come in cucina ogni ingrediente si mescola per creare qualcosa di unico, la connessione umana è essenziale per costruire un futuro migliore.
La relazione è l'ingrediente che arricchisce ogni gesto, ogni azione e ogni cambiamento.

La storia del Cuore

relazioni oltre i confini

Vi abbiamo raccontato uno spaccato del percorso di accompagnamento e inserimento lavorativo che la Cooperativa Sociale t-Essere realizza presso la Casa Circondariale di Padova. Nicola è una delle persone che, da quasi un anno, sta costruendo una nuova opportunità di vita grazie a questo percorso. L'Art. 27 della Costituzione afferma che il carcere deve essere un’opportunità di rieducazione. Il lavoro è lo strumento più potente per renderlo tale. Cooperativa Sociale t-Essere

storie nel piatto e nel bicchiere

Lui è Dumitru

Dumitru conosce i suoi punti di debolezza e riconosce il suo passato, ma il suo obiettivo, oggi, è più importante di tutto: ricostruire una vita onesta, mantenere un lavoro e diventare responsabile di cucina.

Scopre la passione per la cucina in Italia, non in un ristorante, non in una scuola alberghiera, ma in Casa Circondariale a Padova.

La presentazione del piatto

Dumitru è’ il più piccolo dei fratelli. E’ lontano dal suo paese da molti anni. Ha viaggiato molto, fino ad arrivare in Italia e qui fermarsi. Dumitru ha scelto di preparare questo piatto perché tipico della sua terra. E’ un ricordo della sua infanzia, delle domeniche con la mamma, la zia, il papà e i fratelli. Il Moabit (drink a base di wodka e succo d’uva) e le chiftele (polpette) sono un piatto a base di carne e verdure che riuniva tutti i componenti della famiglia, ognuno con il suo compito.

La vita a volte cambia

Dumitru da piccolo non aveva mai pensato di diventare un cuoco, gli piacevano le macchine i motori, voleva diventare un autista di macchine. Era l’11 marzo 2022 quando Dumitru infatti viene arrestato. Stava tornando da un viaggio dall’Inghilterra per venire in Italia, in Veneto, per raggiungere i figli. L’areo fa scalo a Roma, Dumitru consegna il passaporto, sta per imbarcarsi. Ma viene trattenuto. Le forze dell’ordine hanno un mandato di arresto per alcuni piccoli reati commessi tra il 2015-2016.

Il tempo restituisce ciò che abbiamo seminato

Trascorre diversi mesi al Regina Coeli, poi chiede il trasferimento in Veneto. Per molti mesi non ha l’autorizzazione per partecipare a nessuna attività occupazionale. E’ recluso. Poi, ad agosto 2023 viene autorizzato a partecipare ad un corso di formazione realizzato dalla Cooperativa Sociale Coislha in collaborazione con la Regione Veneto e Irecoop Veneto, nel laboratorio di cucina dentro al carcere. E lì succede qualcosa.

La rinascita è una porta che si apre dall'interno

La cucina risveglia i ricordi della sua infanzia. Dumitru ritrova la motivazione a pensare al suo futuro. Gli piace cucinare, è soddisfatto e orgoglioso quando gli altri apprezzano i suoi piatti. E questa motivazione se la porta in cella, tutti i giorni e tutte le notti, ripensa alle ricette, studia gli abbinamenti. Con la mente ritorna agli errori fatti e ne accetta le conseguenze. Ora deve ripartire. In casa circondariale ha trovato delle condizioni e degli strumenti nuovi: una rete sociale di supporto, delle figure che lo accompagnano a riprendere in mano il suo futuro, preparandolo a gestire “la libertà”.
Dumitru mette a fuoco i suoi obiettivi, capisce che persona vuole essere nel suo futuro: “quando ho finito di scontare la pena, voglio lavorare in cucina, voglio fare il cuoco e forse chissà, un domani aprirò il mio ristorante”.

Siamo gli elementi di una rete

Oggi Dumitru sta finendo di scontare la sua pena, diversamente da altri è stato autorizzato dal Magistrato di sorveglianza ad accedere ad una misura alternativa, a conferma del suo percorso positivo. Ha un contratto di lavoro con la Cooperativa Sociale t-Essere, è aiutocuoco della mensa universitaria Collegio Don Mazza, qualche volta offre il suo tempo a supporto dello staff del Barattolo, chiosco bar ad Albignasego. Nel frattempo prosegue il suo percorso con il UEPE e gli operatori della Cooperativa Sociale t-Essere che lo stanno accompagnando in tutti gli adempimenti necessari al suo reinserimento socio-lavorativo. E’ un lavoro di rete, in cui ogni soggetto deve fare la sua parte.

AL BARATTOLO

È un contenitore di storie, di vita e di persone che quotidianamente conosciamo dentro e fuori la casa circondariale di Padova

La nostra storia prende forma.
Il desiderio di raccontare, ma prima ancora di ascoltare, vedere, vivere.
Al Barattolo, una ricchezza più grande che da a ognuno la possibilità di conoscere un contenitore di vite dalle sfaccettature più nascoste!
Con il tempo Conosceremo il Sig. Attolo con le sue storie di Inclusione, Lavoro, Relazioni, Sogni... Riscatto

FESTA DI FINE ESTATE

In Visita alla Casa Circondariale

Gli amici del Barattolo si sono recati presso la Casa Circondariale per conoscere la storia più Grande che si cela dietro il nostro chiosco Bar. Abbiamo fatto esperienza di vita e abbiamo prodotto la Pasta che consumeremo per la festa e che verrà venduta presso il Chiosco AL BARATTOLO del Parco di Mandriola.
Nicoletta e Giuseppe sono stati i primi a conoscere le storie che con il tempo avremo modo di vivere.

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